Consensi per l’ultimo libro di Mario Avagliano, “Di pura razza italiana”

02Gen

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Redazione Koinè

Documenti, diari, lettere, denunce, articoli di giornale e relazioni fiduciarie per ricostruire quel pezzo di storia che punta a fare luce sugli orrori dell’antisemitismo italiano. Un gremito Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni ha accolto lunedì 30 dicembre la presentazione dell’ultimo lavoro editoriale di Mario Avagliano, “Di pura razza italiana. L’Italia «ariana» di fronte alle leggi razziali”.

Durante l’appuntamento, realizzato in occasione del 75° anniversario delle leggi razziali del 1938 e moderato dal giornalista Antonio Di Giovanni, lo storico e giornalista cavese ha illustrato il volume scritto a quattro mani con Marco Palmieri attraverso una ricognizione ampia ed approfondita di documenti, filmati e reading. Con lui hanno preso parte all’iniziativa: Alfonsina De Filippis, Presidente dell’Associazione Frida; Luca Badiali, Presidente dell’Associazione Koinè; Peppino Vitiello, Presidente dell’Anpi Comitato Provinciale di Salerno; Anna D’Ascenzio, Presidente dell’Anpi - Sezione di Cava de’ Tirreni; Maria Gabriella Alfano, Presidente dell’Associazione L’Iride. A cura di Lella Zarrella sono state, invece, le letture di testimonianze e lettere dei tempi che furono.

«Non c’è futuro senza storia, così come non c’è modo di intraprendere un nuovo cammino senza conoscere le proprie origini», ha commentato Mario Avagliano. In “Di pura razza italiana”, il giornalista e storico cavese vuole restituire un’immagine quanto più veritiera possibile dell’atteggiamento della popolazione di fronte alla persecuzione dei connazionali ebrei mediante una ricognizione di un’enorme mole di fonti, quali diari, lettere, carteggi burocratici e rapporti dei fiduciari della polizia politica, del Minculpop e del Pnf, dal 1938 al 1943.

Ne emerge una microstoria che narra un «altro Paese», fatto di persecutori (i funzionari di Stato), di agit-prop (i giornalisti e gli intellettuali che prestarono le loro firme), di delatori (per convinzione o convenienza), di spettatori (gli indifferenti) e di semplici sciacalli che approfittarono delle leggi per appropriarsi dei beni e delle aziende degli ebrei. Rari i casi di opposizione e di solidarietà, per lo più confinati nella sfera privata. Complessivamente, in quegli anni bui milioni di persone si scoprirono di pura razza italiana ed i provvedimenti razziali riscossero il consenso maggioritario della popolazione.

Nel corso della cerimonia, promossa dalle Associazioni Frida, L’Iride, Koinè ed Anpi, in collaborazione con la Città di Cava de’ Tirreni, l’agenzia di comunicazione MTN Company ed il Punto Einaudi Salerno, sono stati premiati 21 studenti tra i più meritevoli degli Istituti di Cava de’ Tirreni con copie del libro donate da Grafica Metelliana, dall’Orto Biologico e da Euro-Poste. Edito da Baldini & Castoldi Editore, “Di pura razza italiana. L’Italia «ariana» di fronte alle leggi razziali” è in vendita al prezzo di € 18,90.

P.S.: Le foto del servizio sono a cura di Antonio Biasio.

Per info e contatti:
Associazione Koinè, C.so Mazzini 22 - 84013 Cava de’ Tirreni (Sa); e-mail: segreteria@koine.us; web: www.koine.us

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