De Giovanni chiude la "Primavera Einaudi"

28Mag

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Redazione Koinè

«Tre ragazzi vengono trovati morti in tre diversi quartieri di Napoli, uccisi dalla stessa arma. Solo il commissario Lojacono, trasferito per punizione dalla Sicilia, sembra comprendere la chiave del mistero: un fazzoletto intriso di lacrime che il killer lascia dietro di sé. Il commissario solitario e il Coccodrillo si fronteggiano come in uno specchio, in una caccia spietata che ha i toni cupi dei grandi noir americani». È “Il metodo del coccodrillo”, il nuovo lavoro editoriale di Maurizio de Giovanni ed ultimo appuntamento della kermesse “Primavera Einaudi”, che sarà presentato giovedì 31 maggio, alle ore 18.30, presso il Punto Einaudi di Salerno.

Dopo la “puntata zero” dello scorso 11 febbraio con “Per mano mia”, de Giovanni sarà dunque di nuovo ospite di “Primavera Einaudi” nell’appuntamento che segnerà la chiusura della rassegna letteraria promossa dal Comune di Salerno - Assessorato alla Cultura, dal Punto Einaudi di Salerno e dall’Associazione culturale “Koinè” per rendere onore a Giulio Einaudi nel centenario dalla nascita. E nell’occasione l’autore partenopeo sarà accompagnato da Claudio Bartiromo, Responsabile Einaudi per la Campania, e da Luca Badiali, Presidente in pectore di “Koinè”.

«Accogliere di nuovo Maurizio de Giovanni è un’enorme piacere - afferma Badiali - È una grande persona ed un grande amico che non fa mai mancare il suo sostegno. È stato lui a dare il la alla kermesse e sarà lui a chiuderla: non poteva, dunque, esserci maniera migliore per concludere questa prestigiosa rassegna letteraria, che ha visto protagonisti nomi eccellenti della letteratura italiana».

«Per uno che racconta storie - dichiara de Giovanni - incontrare i lettori è sempre un’esperienza particolare. Leggere negli occhi di chi ha attraversato le proprie pagine la scintilla della condivisione, riconoscere in altre anime l’eco dei propri passi è di per sé qualcosa che motiva la scrittura. Ho avuto la gioia di inaugurare la “Primavera” in pieno inverno, entrando in punta di piedi in casa Einaudi proprio nell’anno del centenario della nascita del più grande editore italiano. Ed avrò il piacere di chiuderla dopo che è stata nobilitata da autori meravigliosi che hanno raccontato, con la voce, le proprie storie».

Abbandonando momentaneamente la saga del commissario Ricciardi, Maurizio de Giovanni dà vita ad un nuovo personaggio, il commissario Lojacono. Ci troviamo sempre a Napoli, non negli anni ’30 però. La città così non l’avevamo vista mai. È una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. Ed è proprio questo che permette ad un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. “Il Coccodrillo” lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce.

«Si tratta di un libro molto duro, che porta ad una riflessione sull’indifferenza rispetto alle tragedie altrui - spiega Maurizio de Giovanni - Un romanzo che i genitori ameranno molto, perché farà riflettere loro sull’importanza dei rapporti familiari e sulla natura dei sentimenti verso i propri figli». È aprile 2012. Tre giovani, di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un’unica pistola. L’ispettore Giuseppe Lojacono è l’unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. È appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della Squadra Mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall’affetto della moglie e della figlia.

È il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un’occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l’aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che porta ad un dolore bruciante, ad una colpa non redimibile, ad un amore assoluto e struggente.

Nato a Napoli nel 1958, Maurizio de Giovanni è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), usciti per Fandango Libri ed ora in corso di ripubblicazione nei Tascabili Einaudi, e Per mano mia (Einaudi 2011). È anche autore di Storie azzurre (Cento Autori 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore.

Commenti

dragon01/06/2012
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lo leggerei volentieri

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