"Primavera Einaudi", Aprile e Caporale in viaggio verso il Sud

12Apr

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Redazione Koinè

Una “due giorni” di presentazioni per “Primavera Einaudi 2012”. Dopo l’appuntamento con “Ritratti di città” di Cesare de Seta, la rassegna letteraria organizzata dal Comune di Salerno - Assessorato alla Cultura, dal Punto Einaudi di Salerno e dall’Associazione culturale “Koinè” per rendere omaggio al centenario della nascita di Giulio Einaudi, ritorna con un doppio appuntamento per altrettanti prestigiosi lavori editoriali.

Si tratta di “Giù al Sud” di Pino Aprile e “Controvento” di Antonello Caporale che sabato 14 aprile, alle ore 17.30, saranno presentati presso il Punto Einaudi di Corso Vittorio Emanuele, mentre domenica 15, alle ore 11.00, verranno illustrati presso l’Auditorium 01 della Fondazione MIdA (sito in via Muraglione 18/20 a Pertosa - Sa). Oltre agli autori, il primo dei due incontri sarà impreziosito dalla partecipazione di Isaia Sales, scrittore e docente di Storia della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d’Italia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Domenica 15 toccherà, invece, ad Ermete Realacci, Presidente onorario di Legambiente ed esponente del Partito Democratico, dialogare con Pino Aprile ed Antonello Caporale.

Il Sud e le sue ricchezze, spesso bistrattate, al centro dunque della discussione di “Primavera Einaudi”. Con “Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l’Italia” Pino Aprile racconta del suo viaggio a tappe verso il Meridione d’Italia, verso quei paesi, come la Calabria, che pare esistano solo per la criminalità e la ’ndrangheta, ma che invece rappresentano il terreno fertile per il risveglio dell’intera nazione. «Mai ho viaggiato a Sud come in questi ultimi due, tre anni - afferma l’autore - Ed ogni volta mi sorprendo a fare il conto di quanto non ne so e di quanto si possa percepire, di intenso, profondo, senza riuscire a cogliere appieno il senso dell’insieme. Ho pensato che fosse più corretto raccontare le tappe del mio viaggio, senza ricorrere ad artifici che le facessero diventare parte di una narrazione unica».

Una sorta d’inconsapevolezza delle potenzialità che il Mezzogiorno d’Italia possiede, richiamate anche dall’ultimo lavoro editoriale di Antonello Caporale. Con “Controvento. Il tesoro che il Sud non sa di avere”, infatti, il giornalista de “La Repubblica” pone l’accento proprio sul destino cui è condannato il Sud: bruciare la propria ricchezza senza nemmeno averla riconosciuta. Attraverso alcune storie esemplari, in cui si alternano duri toni di denuncia ed accenti lirici, Caporale propone la ricostruzione delle vicende dell’eolico che a suo dire hanno «rivelato la malattia endemica dell’Italia».

“Controvento” narra dell’ingresso di ospiti scomodi ed inattesi nella vita di Antonio Colucci: le pale eoliche. Nel mondo arcaico di Antonio quelle pale si muovono senza un perché. Del resto è una ricchezza improvvisa e sconosciuta apparsa nel Sud dell’Italia, dove le pianure non danno da vivere. Ai sindaci il vento piace, perché rappresenta una piccola pensione sociale collettiva. Pochi soldi, ma cash, ora che le casse sono vuote. E grazie a quegli industriali che fittano terreni (e coscienze) c’è una fatica in meno da fare: pensare, organizzarsi, cercare il partner, produrre in proprio.

Giornalista e scrittore, Pino Aprile è nato nel 1950 a Gioia del Colle (Ba). È stato vicedirettore di “Oggi” e direttore di “Gente”, ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel sud” e a Tv7, settimanale di approfondimento del TG1. È autore di libri tradotti in più lingue come “Elogio dell’errore” ed “Elogio dell’imbecille”. Ha diretto il mensile “Fare vela” e scritto alcuni libri sul tema, come “Il mare minore”, “A mari estremi” e “Mare, uomini, passioni”. Nel marzo 2010 ha pubblicato il libro “Terroni” (che ha ricevuto a Palermo il “Premio Augustale”, a Reggio Calabria il “Rhegium Julii”, ad Aliano il “Carlo Levi” e ad Avezzano il “Marsica”), saggio giornalistico che descrive in tono di invettiva gli eventi che hanno penalizzato economicamente il Meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. Nel 2011, a New York (Manhattan), in concomitanza con la presentazione dell’edizione americana del libro, gli è stato conferito il riconoscimento di “Uomo ILICA 2011” (Italian Language Inter-Cultural Alliance).

Nato a Palomonte, in provincia di Salerno, Antonello Caporale è uno scrittore e giornalista de “La Repubblica”, con cui collabora dal giugno del 1989 dopo una precedente esperienza con il quotidiano “l’Unità”. Scrive di politica ed è ideatore ed autore delle interviste “Senza rete”, raccolte in un volume dal titolo “La Ciurma”, in cui compaiono anche degli inediti. Firma “Il Breviario”, rubrica quotidiana di pillole di vita politica e, su Repubblica.it, “Piccola Italia”. Ha fondato l’Osservatorio permanente del dopo sisma della Fondazione MIdA. Oltre a “Controvento” (2011) e “La Ciurma” (2006), la sua bibliografia contiene: “Impuniti. Storia di un sistema incapace, sprecone e felice” (2007); “Mediocri. I potenti dell’Italia immobile” (2008); “Peccatori. Gli italiani nei dieci comandamenti” (2009); “Terremoti Spa. Dall’Irpinia all’Aquila. Così i politici sfruttano le disgrazie e dividono il Paese” (2010).

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